Brilla una stella Michelin sulla torre bizantina della Pagliazza, l’edificio più antico di Firenze che ospita il nostro intimo Ristorante Santa Elisabetta, al primo piano della torre, guidato dall’Executive Chef Rocco De Santis.

“E’ con grande orgoglio che riceviamo questo importante riconoscimento, che costituisce la più grande ricompensa per gli sforzi di tutto il nostro Team, ed enorme soddisfazione per la Proprietà che ha sempre supportato fermamente il progetto di una ristorazione di qualità per il Brunelleschi Hotel. Con gratitudine mi rivolgo ai nostri Ospiti, che ci hanno onorato della loro preferenza negli anni e sono i protagonisti fondamentali di questo percorso” Claudio Catani  – General Manager all’Hotel Brunelleschi

La stella nella Guida Michelin 2020 arriva a sancire il sodalizio e la sinergia fra Executive Chef, il Sous Chef Fabio Silla, il Restaurant Manager Domenico Napolitano, il Responsabile di Sala Alessandro Fé, la Direzione dell’albergo e tutto lo staff.

Per l’occasione vi invitiamo a scoprire l’attuale carta autunnale dello Chef De Santis al Santa Elisabetta. In essa c’è tanto della sua terra d’origine, la Campania, e tanta tradizione del ricordo. Piatti dell’infanzia che vengono alleggeriti, modernizzatiin un incontro con la cucina toscana. Un omaggio di Rocco De Santis a Firenze, sua città d’adozione, uno stile riconoscibile tra tradizione e innovazione.

Piatto signature in carta è I Cappelletti….ricordo della domenica: Cappelletti di ricotta di bufala, intensità al ragù napoletano. Un piatto esemplificativo di ciò che guida il lavoro di Rocco De Santis. Il ragù napoletano, totem della tradizione, viene emulsionato, concentrato, e presentato alla base del piatto come specchio su cui viene adagiata la pasta ripiena di crema di ricotta, con un pesto leggero di basilico.

Nella carta autunnale del Ristorante Santa Elisabetta i piatti sono naturale conseguenza della stagionalità: è il trionfo dei funghi, tartufo bianco, nocciole, topinambur, zucca, broccoli, cavoli, la cacciagione, le animelle, l’agnello, il maiale. Oltre agli ingredienti cambiano anche le consistenze e il concetto di comfort: in autunno aumenta il desiderio di piatti caldi, sostanziosi, ricchi. Fanno il loro ingresso più piatti di carne rispetto a quelli di pesce.

Il menù una carta autunnale per la scelta a piacere o tre percorsi di degustazione con possibilità di abbinamenti enologici:
menù degustazione da 9 portate (Chef Experience, a discrezione dello Chef, 179 Euro),
7 portate (Contaminazioni, 149 Euro),
5 portate (Tracce di Innovazione, 124 Euro).

Prenotazioni disponibili online con conferma immediata.

Degustazione a Firenze

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